Un libro che nasce come traccia e raccolta di appunti dell'attività professionale dell'Autore, ma che a tutti gli effetti è un manuale all'addestramento del cane alla ricerca olfattiva.
Francesco Casio (Altamura, 1975) è conduttore di cani per la ricerca stupefacenti presso il Nucleo Carabinieri Cinofili di Torreglia (PD), addestratore ENCI, formatore CSEN e giudice e tecnico Nosework CSEN. Nel corso della sua attività lavorativa, ha formato diverse unità cinofile per la ricerca di stupefacenti della Polizia Locale.
La Detection Sportiva, è l’attività di ricerca sostanze con l’ausilio del cane, praticata dalle forze di polizia in chiave sportiva.
E’ rivolta a tutti coloro che praticano la ricerca sostanze, sia ai fini operativi che a livello sportivo presso i vari enti di promozione sportiva.
Gli obbiettivi che intendiamo perseguire sono diversi.
In primis dare la possibilità a tutti coloro che praticano la detection, di verificare il proprio lavoro, sulla base di standard operativi;
Organizzare competizioni dove il criterio di base è rinvenire le sostanze nel minor tempo possibile, con una valutazione sia dell’operato del cane che del conduttore. Inoltre:
Con le competizioni sportive, così come accade, in altri sport cinofili, potremo assistere alla graduale selezione di cani sempre più performanti ed in grado di superare le prove di questa disciplina.
Di certo non si tratta dell’ennesima attività olfattiva aperta a tutti i cani, anzi al contrario, il cane dovrà avere determinate doti caratteriali e caratteristiche fisiche, che sin dalla fase di abilitazione garantiranno la potenzialità dell’animale di poter portare a termine il programma.
A tale scopo le prove sono state pensate con riferimento alle unità cinofile operative per la ricerca di esplosivi, in quanto rappresentano la massima espressione dell’addestramento pur non sottovalutando altri aspetti indispensabili per altre tipologie di ricerca.
Da questo ne deriva che le segnalazioni prescelte sono quelle passive, ovvero: freezing, seduto e terra, preferibilmente con focus.
Anche in soggetti particolarmente motivati dal cibo, chiederemo esercizi di gioco col conduttore, che possano attestare la corretta relazione uomo/cane.
In fine, prove mirate a testare la capacità del cane, spinto dalla giusta motivazione, a superare ostacoli e difficoltà che possono presentarsi in aree di ricerca.
In questo modo pur lasciando la libertà di scelta sulla metodologia di addestramento, garantiamo la potenzialità dell’unità al superamento delle prove di ricerca..
E’ cardine di questa disciplina, incentivare la diversificazione delle metodologie, purché esse portino ad ottenere i risultati richiesti. Andranno in questo modo, ad alimentare il database sulle tecniche di addestramento adottate.
Potremo inoltre testare limiti e pregi delle diverse tipologia di addestramento al fine di migliorare la scelta dei cani ed il relativo addestramento.
Saranno programmati convegni, a cadenza annuale, per portare le proprie esperienze e confrontarsi con altri preparatori.
Durante le prove, non ci saranno regole su come e dove occultare la sostanza, e nelle prove di I e II grado, conduttore e valutatore non dovranno essere a conoscenza della posizione della fonte di odore, in modo da ricreare quanto più possibile un scenario operativo.
Le prove avranno anche la funzione di revisionare la formazione delle unità a distanza di un anno dalla formazione, la revisione di I grado e a tre anni dalla formazione, la revisione di II grado. I criteri di difficoltà aumenteranno in proporzione all’esperienza dell’unità.